È stato approvato alla Camera con 438 voti il Disegno di legge di riforma costituzionale che prevede l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Il DDL dunque ha già terminato tutto l’iter parlamentare e dopo la Promulgazione del Presidente della Repubblica sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
L’art. 9 Cost. rientra tra i principi fondamentali e, attualmente, è composto da due commi ai quali se ne aggiunge un terzo:
[La Repubblica] Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
L’art. 41 Cost. si trova nella parte dedicata ai “diritti e doveri dei cittadini”, nel titolo III, rubricato “rapporti economici”. Attualmente, è composto da tre commi e la riforma prevede l’introduzione di alcuni “incisi”, riportati in grassetto.
- L’iniziativa economica privata è libera.
- Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
- La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
La riforma consiste dunque nel considerare la tutela dell’ambiente come un valore primario costituzionalmente protetto. Inoltre, tale tutela è rivolta ai posteri, ossia alle generazioni future e si tratta di una formulazione assolutamente innovativa nel testo costituzionale.
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